lunedì 1 dicembre 2008

Ma quale Natale vuoi?

Attenzione intervento lungo e polemico:
leggilo solo se hai pazienza!

Marco 13,33-37

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!»."

Vegliate! Già credo proprio che dovremmo tutti accogliere questo invito di Gesù all'inizio di questo nuovo anno liturgico e all'inizio di questo nuovo avvento! Sarà il caso di prendere sul serio questo invito o no? Allora mi chiedo e chiedo a te che leggi: cosa ne abbiamo fatto di questo invito che il Signore ci ha fatto? Ieri siamo stati tutte e due a messa e abbiamo ascoltato questo invito! Dov'è finito in noi il vangelo ascoltato ieri? Già lo abbiamo dimenticato? Abbiamo assolto il nostro "precetto domenicale" e sì, siamo stati a messa ma il vangelo?
E mi ripeto che occorre vegliare perché la conosciamo questa vero:

sì che la conosciamo è la corona d'avvento. E allora mi chiedo e ti chiedo: sai a cosa serve? Perché la facciamo? Se la risposta che ci viene in mente è per segnare il cammino d'avvento delle quattro domeniche occorre dirci subito che la risposta è sbagliata. Mica siamo tutti malati del morbo di Alzheimer vero? Ci riusciamo a tenere il conto di quattro domeniche che passano senza bisogno di quattro candele vero? E allora la corona a che serve? Ma non sarà per farci capire che giorno dopo giorno "venne nel mondo la luce vera" (Gv1,19)? E non sarà per questo che la notte di Natale la corona sparisce per far posto a Gesù la nostra luce vera? E non sarà che nell'avvento dovremmo prepararci per accogliere questa luce cioè Gesù che non rinasce il 25 dicembre ma è nato una volta per tutte ed è presente nelle nostre vite?
Mi permetto di chiedermi e chiederti un'altra domanda, li conosciamo questi vero:

sì che li conosciamo sono i famosi regali che "babbo natale" ci porta. E allora mi chiedo e ti chiedo: sai perché ci si fa i regali a Natale? Se la risposta checi viene in mente è perché ci vogliamo bene o per festeggiare occorre dirci subito che la risposta è sbagliata. Abbiamo bisogno del giorno 25 dicembre per farci dei regali? Credo proprio di no. Ma non sarà che ci scambiamo i regali per ricordarci che Dio Padre ci ha fatto Lui stesso un regalo, il nostro regalo più grande ossia Gesù Suo Figlio?
Mi permetto di chiedermi e chiederti un'altra domanda, la conosciamo questa vero:

sì che la conosciamo è una tavola pronta e magari proprio per il pranzo di Natale. Ma perché il Natale deve essere per forza il "Natale con i tuoi..."? Se la risposta che abbiamo è perché a Natale si deve fare occorre dirci subito che la risposta è sbagliata. Natale con i tuoi... tutti i parenti insieme e il 26 dicembre? Gioco dell'uva ciascuno a casa sua. Quanta voglia vero di mangiare insieme. Abbiamo bisogno del 25 dicembre pre pranzare tutti insieme?

Credo che dobbiamo davvero vegliare! Svegliarci dal lungo sonno nel quale ci siamo tuffati con tutto noi stessi dimenticandoci che siamo cristiani e figli di Dio. Riscopriamo il perché di tante cose, svegliamoci, vegliamo, continuiamo ad insegnare ai più piccoli quelle cose che forses a noi ci sono state tramandate perché anche loro i più piccoli hanno il diritto di sapere che Natale non è il Natale dei panettoni, torroni, pranzi infiniti e cene di veglia infinite, regali e quant'altro ci viene messo davanti e presentato come il vero natale. Svegliamoci.

Leggi queste parole, prova a pensare... sveglia, veglia, leggi e rileggi... potremmo dedicarle noi a Dio ma potremmo anche averle ricevute in dono da Dio e magari da una persona che ci ama davvero e che Dio ci ha messo vicino come espressione del suo personale amore per noi:

"per ricordarti che il mio amore è importante
che non importa ciò che dice la gente
poi amore dato amore preso amore mai reso
amore grande come il tempo che non si è arreso
amore che mi parla coi tuoi occhi qui di fronte
sei tu sei tu sei tu... sei tu sei tu sei tu...
il regalo mio più grande"

Tiziano Ferro, Alla mia età, Il mio regalo più grande, 2008.

O Dio, nostro Padre, nella tua fedeltà che mai vien meno ricordati di noi, opera delle tue mani, e donaci l’aiuto della tua grazia, perché attendiamo vigilanti con amore irreprensibile la gloriosa venuta del nostro redentore, Gesù Cristo tuo Figlio.
(Dalla liturgia della I domenica d'Avvento B).

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che Natale voglio ?????
mm bella domanda !!! voglio un Natale pieno di amore, un Natale dove vengono messi da parte tutti quei sentimenti di invidia, cattiveria, malizia che purtroppo dominano !!
Credo che il clima di serenità che si instaura durante il Natale non si instaura in altre feste, e forse è proprio questa luce... questo ricordo della Nascita... che infonda tranquillità spesso incosapevolmente, anche se è inevitabile dire che tra tutti i regali a cui pensare, le ricette ( per le mamme ) e gli addobbi, perdiamo spesso la vera essenza.
Non è sempre così semplice vegliare, vivendo ormai in una società dove siamo ammagliati da tutto ciò che ci viene proposto !!!
il Natale però ci ricorda annualmente il motivo principale per cui vegliare...

Alessio !

Anonimo ha detto...

SPERO CHE QUESTO NATALE MI PORTI UN BEL REGALO...NN UN COMUNE REGALO, CM DICE SEMPRE LA STESSA CANZONE DI TIZIANO FERRO CHE TU HAI PUBBLICATO.... BELL' INTERVENTO

fabiana velia ha detto...

Bello questo intervento,e sopratutto veritiero,ci fa riflettere a lungo sul vero significato per noi del Natale,se ciascuno di noi si ponesse questa domanda "Cosa è per me il Natale?" forse non si darebbero per scontato le tradizioni lasciateci dai nostri padri,ma impareremmo a prepararci spiritualmente a questo grande evento senza lasciarci distrarre dalle cose superflue.
Io stessa ho scoperto il vero significato del Natale da poco,sai per me quando comincia?la settimana che precede la festa,l'attesa la sento nel mio cuore,quando con le persone con cui collaboro tutto l'anno in parrocchia prepariamo la novena,si in quei giorni quando tutti corrono ,si affannano per conquistare l'ultimo regalo,io mi fermo...e assaporo la magia,l'emozione,la preghiera dell'attesa!!!
Per me il vero Natale è passarlo con le persone con cui divido l'anno,le esperienze,gli affanni,le emozioni,e non con quei famigliari che vedi una volta (appunto a Natale)e non hai nulla in comune,purtroppo per anni ho dovuto sottostare a questa farsa,ma ultimamente mi sono imposta e ho detto a tutti con educazione che io personalmente il 24 ho piacere di andare alla veglia e aspettare con le persone che vivo quotidianamente un evento sempre magico,grande e pieno di speranza,quale la nascita del Signore!!!
Scusami delle chiacchere ma l'argomento mi ha presa.
Ciao ciao.
Fabiana.