"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro»".
"... sia per te come il pagano e il pubblicano!" Cioè? Ma come Signore, dobbiamo riprovare e riprovare e se poi il nostro fratello proprio non capisce deve essere come il pagano e il pubblicano? Lo dobbiamo ignorare? Mmm! Come il pagano e il pubblicano? E tu come ti sei comportato con i pagani e i pubblicani? A ecco, ora è tutto chiaro! Non è come il detto "fatti i fatti tuoi che campi 100 anni" ma come ti sei comportato te con i pagani (estranei al culto) e i pubblicani, cioè con l'atteggiamento missionario, di chi è chiamato a condividere la vita stessa ricevuta in dono. Ecco allora perché san Paolo ci ricordava: "non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole" perché l'unico debito che abbiamo è con il tuo amore e visto che il tuo è un amore gratuito nopn abbiamo neanche quello. E l'unico debito che abbiamo è corrispondere al tuo amore passando per i fratelli, dunque: tutti missionari!
O Padre, che ascolti quanti si accordano nel chiederti qualunque cosa nel nome del tuo Figlio, donaci un cuore e uno spirito nuovo, perché ci rendiamo sensibili alla sorte di ogni fratello secondo il comandamento dell’amore, compendio di tutta la legge.
(Dalla liturgia della XXIII domenica del Tempo Ordinario A).
1 commento:
beh credo che sdebitarci con Lui sia parecchio difficile....spesso mi chiede se realmente in questo periodo come in ogni periodo della mia vita d'altronde, mi stia comportando nel migliore dei modi, riuscendo a gratificarLo... mi chiedo se quello che faccio è giusto...se Lui lo condivide... beh credo che nessuno possa darmi una risposta apparte me stesso... in alcuni momenti la tristezza si fa sentire e ti fa pensare : " ma sto facendo la cosa giusta ?? " boh questo non lo so, ed ecco allora che sdebitarci a Lui diventa difficile, però credo anche che non sia poi così complicato dare amore.. ed è per questo che anche quest'anno sono contento di aver scelto la via del catechista, perchè la reputo un pò come un mezzo per dare amore a tutti quei bambini che stanno conoscendo solo ora la parola di Dio, ma che ancora io stesso non conosco del tutto...auspico nella mia vita come in quella di tutto di riuscire a portare avanti questa importante e doverosa " missione " perchè un abbraccio, un sorriso, credo facciano parte di quell'amore di cui tutti abbiamo bisogno !!
ciao don :)
...AleSsiO...
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