"Gli apostoli dissero al Signore: «Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare»".
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare»".
Il brano del Vangelo di oggi inizia con una richiesta: "aumenta la nostra fede". Proprio questa insolita richiesta da l'opportunità a Gesù di donarci un insegnamento molto importante! Tale insegnamento non è solo sulla inutilità del nostro lavoro o sull'umiltà che deve accompagnare il nostro servizio. Anche perché se fosse inutile perché il Signore ce lo chiederebbe?
Allora le cose non stanno proprio così e questi due strumenti ci possono aiutare: ... gia una zappa e un bastone... gli strumenti del servo che nel giorno ha arato e pascolato e arrivato a sera non vuole essere servito ma continua a servire, a preparare la cena, e alla fine dice anche di essere un servo in-utile, cioè senza ultile, senza guadagno: sì insomma ha lavorato gratis!
Allora forse proprio quel servo è Gesù che ara il nostro cuore e ci semina la Sua Parola, quel pastore è ancora Gesù che ci indica la strada da seguire e si prende cura di noi, e proprio quell'apparecchiare la tavola è l'Eucaristia dove ancora Gesù si dona a noi e il tutto gratuitamente, senza utile. E il padrone? Potremmo essere noi? In fondo nel libro della Genesi c'è scritto chiaramente che tutto è stato messo nelle nostre mani... primo dono la vita! Siamo padroni della nostra vita e dotati della possibilità di scelta di farci servire o meno da Gesù.
Si spiega allora la domanda iniziale: "aumenta la nostra fede"... proprio la fede deve aumentare nell'affidarci pienamente e solamente in Gesù e in ciò che Lui fa per noi.
Allora le cose non stanno proprio così e questi due strumenti ci possono aiutare: ... gia una zappa e un bastone... gli strumenti del servo che nel giorno ha arato e pascolato e arrivato a sera non vuole essere servito ma continua a servire, a preparare la cena, e alla fine dice anche di essere un servo in-utile, cioè senza ultile, senza guadagno: sì insomma ha lavorato gratis!
Allora forse proprio quel servo è Gesù che ara il nostro cuore e ci semina la Sua Parola, quel pastore è ancora Gesù che ci indica la strada da seguire e si prende cura di noi, e proprio quell'apparecchiare la tavola è l'Eucaristia dove ancora Gesù si dona a noi e il tutto gratuitamente, senza utile. E il padrone? Potremmo essere noi? In fondo nel libro della Genesi c'è scritto chiaramente che tutto è stato messo nelle nostre mani... primo dono la vita! Siamo padroni della nostra vita e dotati della possibilità di scelta di farci servire o meno da Gesù.
Si spiega allora la domanda iniziale: "aumenta la nostra fede"... proprio la fede deve aumentare nell'affidarci pienamente e solamente in Gesù e in ciò che Lui fa per noi.
Padre... donaci l'umiltà del cuore... perché... ci riconosciamo servi inutili, che tu hai chiamato a rivelare le meraviglie del tuo amore.
(Dalla liturgia della XXVII domenica tempo ordinario C).
2 commenti:
Ciao.
...in-utile...senza utile...gratis! Interessante...Mi ricorda sempre una cosa che ogni tanto qualcuno mi ripete, cioè "Gratis è morto!". Che corbelleria per chi è sveglio e che tristezza per chi ci crede.
E spesso ci si cade in questa logica. Quale logica? Quando...
Capita che le cose che ci vengono date gratis o che non paghiamo le riteniamo di minor valore di altre, anzi spesso capita che le schifiamo quasi, che sciocchi, oppure ancor peggio quando ci capita di fare qualcosa di bene o giusto che non ci viene pagato in soldi o ringraziamenti e allora ci arrabbiamo...con l'aggiunta dell'esclamazione: "Ma a me chi me lo paga tutto questo lavoro!?!" (è una frase che sento spesso a casa mia...purtroppo) e allora grazie d.Cristian che mi dai spazio con queste poche parole per uscire da questa logica e vedere che tutto il nostro fare è semplicemente un restituire ciò che già ci è stato dato.
E poi anche rimanendo in tale ottica, mi domando: "Ma Dio chi lo paga?"...
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo per che con la tua santa croce, GRATUITAMENTE, ha redento il mondo!
Ciao
ps.(Dopo 1 settimana ho ancora 37 di febbre...che pazienza...non mi passa più...)
Riguardando questo brano mi compisce molto la riflessione sulla parola in/utile cioè senza guadagno..gratis...nn sembra posiibile che qsta parola assuma un significato così semprlice...ma al giorno d'oggi. chi ci darebbe qualcosa GRATIS?????????? NESSUNO direi è proprio questa la cosa che mi stupisce di +...il fatto che il Signore ci ama gratuitamente senza chiederci nulla in cambio..l'omelia di domenica è stata spettacolare + del solito, i bambini erano entusiasti di poter rispondere:):):):) e poi quegli attrezzi??rendevano ancora + reale la comprensione e la vicinanza a qull'avvenimento...troppo bello...che dire???sei fantastico..Grazie di essere entrato nel mio cammino e grazie per tutto quello che stai facendo per me...!!Ti volgio veramente bene!!siaoo siaooo
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