martedì 16 ottobre 2007

Messa di ringraziamento a sant'Ippolito

Come promesso ecco qulche riflessione del 14 ottobre a sant'Ippolito.

Per quanto riguarda il commento al brano del vangelo c'è il post precedente. Mentre per i ringraziamenti...


1 - 1Tes 5,16-22
"State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male".


2 - Ringrazio tre persone: il Padre il Figlio e lo Spirito Santo.












Le ringrazio perché parlare del mistero della Santissima Trinità è sempre difficile e non basterà una vita per poter afferrare qualcosa, ma quando si riescono a vedere i frutti della Sua azione allora tutto diviene più facile. E frutto della Sua azione sono i segni di conversioni che in questi 4 anni siamo riusciti a notare... i miei in primo luogo e quelli di tutti in secondo luogo.


3 - Ringrazio il Signore per due luoghi particolari della nostra parrocchia:







- L'ALTARE: segno di Cristo tra noi. Sempre preparato, sempre con la tovaglia sopra e le candele... dove c'è un altare preparato c'è una comunità che attende la presenza del Signore;
-L'AMBONE: segno della pietra da cui l'angelo nel mattino di pasqua da l'annuncio della risurrezione. La Parola di Dio, quel dono che abbiamo sempre cercato di centrare all'interno della nostra comunità come via da seguire.


4 - Ringrazio il Signore per la comunione presbiterale... per quelle cose che anche voi avete potuto vedere e per quelle cose che abbiamo vissuto noi sacerdoti e che non sono state evidenti. Per la vicinanza e il sostegno reciproco.


5 - "umili servitori nella vigna del Signore", la vigna del Signore!!!






Eccoci qui a parlare della vigna della grande Chiesa... come una vigna è composta da più filari così anche la Chiesa. Non importa in quale filare si lavori, l'importante è che si lavori! Non importa se si zappa o si concima... l'importante è che si faccia qualcosa. E importante è comprendere che siamo tutti chiamati a lavorare nella Sua Vigna... se non si lavora c'è un posto vuoto che nessuno coprirà.
(parole gia dette in occasione di una partenza di una persona a cui voglio molto bene).


6 - "Astenetevi da ogni specie di male". Spero di non aggiungere nessuna nota stonata... ma come in tutte le cose anche nella comunità nostra ci sono state cose piccole, basse, cose tutte che possiamo deporre sull'altare affinchè il Signore le trasfiguri nella Sua Grazia. Quante persone ho visto piangere e soffrire per el maldicenze, per le cose dette dietro le spalle, per le menzogne, per i giudizi e pregiudizi. Chi mi conosce sa bene che ho sofferto e pianto anch'io! Ma tutto ciò non importa, san Paolo ci dice di astenerci dal male e non di tenerlo, si deve tenere solo ciò che è buono. Allora mettiamo tutto quanto c'è stato e c'è di amle proprio qui su questo altare, quello di sant'ippolito per offrirlo al Signore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

confesso che quando ti ho sentito parlare della vigna domenica conla testa sono tornato indietro a quel giorno a pizzoli, a quell'ultimo giorno di un campo durato più di un mese...non potevo non pensarci, a come stavo, a quello che sentivo e alle lacrime che sono scese sul mio volto quando insieme mi avete salutato...sai, la vigna è grande, ma capita spesso che anche se cambi filare incontri ogni tanto persone con cui avevi lavorato prima e la goia che provi nel tuo cuore nel rivederle è immensa..così come è indescrivibile la goia nel tornare a lavorare in quei filari dove hai imparato a essere vignaiolo..
per due anni, la convinzione di trovarmi, seppur lontano, nella stessa vigna delle persone che amo, mi ha aiutato a darmi forza e a continuare a lavorare, mi ha fatto sentire meno solo sapere che, anche se le persone che mi stavano vicino non le conoscevo benissimo, in quella mia stessa vigna lavoravano ancora i miei amici di sempre..
io non so se tornerò presto in quel filare lontano, non lo so ancora, so solo che per quanto grande sia la vigna, prima o poi finisci sempre per ritrovare sul tuo cammino persone a cui hai voluto bene in passato...

ciao prete, e ricorda, anche se non sembra, ogni tanto le tue prediche le ascolto, e le incamero....

penso che hai capito chi sono no?

Anonimo ha detto...

è la seconda volta hce cerco di scrivere questo commento xkè mi si era impallato il pc...ora speriamo di riuscirci...:):):):)..ti avevo promesso che ti avrei commentato il post che afacevi su Sant'Ippolito...:):):):)magari sn un pò2di troppo"nel commentare quest'intervento...ma mi fi piacere commentare il tuo blog:):):)è bello il paragone che c'è tra la vigna e la chiesa che ci accoglie e dove tutti lavoriamo non importa quello che facciamo ma l'importante è che facciamo qualcosa ognuno deve fare ciò che sa fare melgio questo è quello che hai detto durantel'omelia a Sant'Ippolito..sempre durante l'omelia un sacerdote ha dett che la cosa che ti caratterizza è il fatto che fai sempre vedere quando soffri e auando sei felice che prima di tutto fai vedere di essere una persona umana che è sempre pronta ad aiutare chi si trova in dfficoltà o chi ha bisogno del tuo aiuto...verissimo...sei sempre discponibile con tutti:):):)...mi dispiace molto che hai dovuto"lasciare"Sant'Ippoolito e hai dovuto"lasciare"tutti i ragazzi ai quali sei veramente affezionato..ma sono anche molto contenta che fai parte della nostra comunita ma che sei entrato a far parte del nostro cammino...sn rimasta molto contenta sull'accoglienza che ci hanno fatto i ragazzi di Sant'Ippolito..sono stati carinissimi....come hai scritto sul post è vero che la vigna è fatta di filai che si costruiscono a poco a poco con fatica ma anche con le gioie....grazie di tutto qllo che hai fatto e continui a fare x me(sembra scontato dirlo ma x me è molto importante)...sei una persona veramente speciale...ciaooo....bacino ti voglio bene!!!!