Cfr. Matteo 9,36-10,8
"I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date»".
Dopo una pausa di riflessione sulla dedica precedente eccomi nuovamente con il vangelo della domenica. La compassione di Gesù che vede le folle e le vede come pecore senza pastore! E cosa fa? Dice di pregare e chiama i dodici. Quasi a proporre la Chiesa come pastore per le pecore che ne sono prive. Ma i dodici fanno parte proprio di quelle pecore! Stupore! Delle pecore senza pastore come lo erano i dodici, diventano esse stesse pastori per le altre. Certo che nell'ottica di Dio davvero tutto è possibile! Loro con così tanti difetti e con tante differenze tra loro sono chiamati ad essere pastori!
Una riflessione per coloro che mi chiamano prete!
Spesso leggendo questo brano ci viene spontaneo di dedicarlo ai preti, a loro che hanno ricevuto la vocazione e che sono simile ai dodici... NO! Non ci sto! Non è SOLO per noi preti... anzi continuando la lista dei dodici metteteci i vostri di nomi e... buon lavoro!
Una rifelssione per me che quando mi chiamate prete vi chiamo laici!
Gesù dice di rivolgersi soprattutto alla casa d'Israele e alle pecore perdute di essa! Ma come e noi? Con tutto il nostro desiderio di convertire tutti? Eppure il "comando" è chiaro, forse dovremmo sempre di più ricordarci che il vangelo in primo luogo è per noi e poi per gli altri, infatti: prima "gratuitamente avete ricevuto" e poi "gratuitamente date".
E poi i dodici così diversi tra loro e così immischiati con il resto delle pecore senza pastore e noi? Pecore come loro ma con l'incapacità di convivere... che tristezza! Immaginate cosa sarebbe successo se i discepoli si fossero scelti tra loro... o se si fossero respinti tra loro... che tristezza!
"I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date»".
Dopo una pausa di riflessione sulla dedica precedente eccomi nuovamente con il vangelo della domenica. La compassione di Gesù che vede le folle e le vede come pecore senza pastore! E cosa fa? Dice di pregare e chiama i dodici. Quasi a proporre la Chiesa come pastore per le pecore che ne sono prive. Ma i dodici fanno parte proprio di quelle pecore! Stupore! Delle pecore senza pastore come lo erano i dodici, diventano esse stesse pastori per le altre. Certo che nell'ottica di Dio davvero tutto è possibile! Loro con così tanti difetti e con tante differenze tra loro sono chiamati ad essere pastori!
Una riflessione per coloro che mi chiamano prete!
Spesso leggendo questo brano ci viene spontaneo di dedicarlo ai preti, a loro che hanno ricevuto la vocazione e che sono simile ai dodici... NO! Non ci sto! Non è SOLO per noi preti... anzi continuando la lista dei dodici metteteci i vostri di nomi e... buon lavoro!
Una rifelssione per me che quando mi chiamate prete vi chiamo laici!
Gesù dice di rivolgersi soprattutto alla casa d'Israele e alle pecore perdute di essa! Ma come e noi? Con tutto il nostro desiderio di convertire tutti? Eppure il "comando" è chiaro, forse dovremmo sempre di più ricordarci che il vangelo in primo luogo è per noi e poi per gli altri, infatti: prima "gratuitamente avete ricevuto" e poi "gratuitamente date".
E poi i dodici così diversi tra loro e così immischiati con il resto delle pecore senza pastore e noi? Pecore come loro ma con l'incapacità di convivere... che tristezza! Immaginate cosa sarebbe successo se i discepoli si fossero scelti tra loro... o se si fossero respinti tra loro... che tristezza!
"La storia si ripete..., buoni o cattivi...., giusto o sbagliato..., questo è l'inizio!"
ma non scordiamoci che:
"Qui si fa la storia o non si fa
si deciderà tutto qui
chi può aspettare aspetterà
non scappiamo fuori di qui"
Chissà se indovinate l'autore delle citazioni?
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