"Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava".
(Ringrazio una mia amica per la concessione della foto!)
Cfr. Efesini 1,17-13
"Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, [...] illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati".
Cfr. Matteo 28,16-20
"Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
Ascensione? Gesù che sale? Mmm. Signore, te che nasci: ok! Signore te che muori sulla croce: ok! Signore, te che risorgi: ok! Signore te che appari da risorto: ok! Ma Signore, te che sali al cielo? Anche questo dobbiamo credere?
Eppure a pensarci bene ma da dove sei venuto? Dove eri prima della tua nascità? Nella Trinità? Nella Comunione d'amore tra Padre Figlio e Spirito Santo? Ed è vero... giusto, eri Dio anche prima! E ora ci ritorni... ma ci ritorni non solo da Dio ma anche da uomo! Allora l'ascensione non è la festa di te che te ne vai lasciandoci soli, non è la festa dell'ascensore (come mi diceva qualche anno fa un bambino), ma è la festa di te che porti noi uomini in cielo, e che lasci la porta aperta affinché anche noi con la nostra umanità possiamo entrare proprio in quella comunione d'amore con la Trinità in cui eri inserito te. E allora non c'è il bisogno di stare con il naso all'insù! Allora tutte quelle situazioni in cui noi stiamo come gli apostoli con il naso all'insù, sono quelle situazioni in cui tu sei con noi, anche se proprio in quelle situazioni noi faccaimo tanta fatica a riconoscerti e a sentirti vicino e crediamo di essere stati abbandonati persino da te..
(Jovanotti, Safari 2008, Fango)
Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, [...] poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, [...] viviamo nella speranza di raggiungere Cristo [...].
(Dalla liturgia dell'Ascensione a cielo).
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