domenica 6 aprile 2008

Un popolo di sconvolti!!!

Cfr. Luca 24,13-35

"Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo".


Due discepoli, uno di nome Clèopa e l'altro? Potrebbe chiamarsi Cristian, Francesco, Chiara, Gabriele, Angelo, Giuseppe, Andrea, Sonia, Beatrice, ecc. sì, insomma, uno di noi. Se ne vanno da Gerusalemme (fanno il cammino inverso di Gesù che durante tutta la sua vita si avvicina a Gerusalemme, il luogo dove si fa la volontà del Padre). Hanno il volto triste e sono delusi. Loro speravano che fosse Gesù, che fu profeta in parole ed in opere (tutto al passato) ed ora... il presente: sono tre giorni che è accaduto tutto questo! Eppure loro hanno ricevuto l'annuncio... e dicono persino di essere sconvolti! Ma se ne vanno!
Non erano affatto sconvolti! Nel momento in cui riconoscono Gesù allora sì che sono sconvolti... e ritornano a Gerusalemme, nonostante fosse già passato il tramonto e fosse notte... sono sconvolti!
E noi? Abbiamo ricevuto l'annuncio della risurrezione già più volte, l'ultima volta pochi giorni fa: siamo ancora a Gerusalemme o ce ne stiamo andando anche noi? Il nostro volto è triste o gioioso? I nostri verbi sono al passato o al presente? Gesù è una cosa morta o viva? E soprattutto siamo sconvolti?

O Dio, che in questo giorno memoriale della Pasqua raccogli la tua Chiesa pellegrina nel mondo, donaci il tuo Spirito, perché nella celebrazione del mistero eucaristico riconosciamo il Cristo crocifisso e risorto, che apre il nostro cuore all’intelligenza delle Scritture, e si rivela a noi nell’atto di spezzare il pane.
(Dalla liturgia della III domenica di Pasqua A)

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