domenica 24 febbraio 2008

Se tu conoscessi...

Cfr. Giovanni 4,5-42

"[...] Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
[...]
La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?» [...] ".


"Se tu conoscessi..." ma siamo proprio sicuri di conoscere Gesù? Di conoscere il "Dono di Dio" e "Colui che ti dice"? Eppure tutti ne parlano, anche noi ne parliamo, anche questo blog ne parla! Ma chi è davvero Gesù? Qual è davvero il Dono di Dio?
Sono domande difficili... forse si può appena accennare una risposta... ma una cosa è certa... a quella donna samaritana Gesù ha cambiato la vita e quella brocca a lei tanto cara ora viene lasciata al pozzo... la vecchia acqua è divenuta insapore a confronto dell'acqua viva di Cristo.

"O Dio, sorgente della vita, tu offri all'umanità riarsa dalla sete l'acqua viva della grazia che scaturisce dalla roccia, Cristo salvatore; concedi al tuo popolo il dono dello Spirito, perché sappia professare con forza la sua fede, e annunzi con gioia le meraviglie del tuo amore".
(Dalla liturgia della III domenica di Quaresima A).

domenica 17 febbraio 2008

Prossimamente su questi schermi...

Matteo 17,1-9

"In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti»".

"Il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce"... Prossimamente su questi schermi... potremmo riassumere con questa celebre frase il vangelo di oggi. E già, la trasfigurazione anticipo del Risorto. Ma dobbiamo fuggire la tentazione delle tre capanne, non solo perché occorre rientrare nellìordinario, che è la spiegazione che si è soliti dare, ma anche perché ba fuggita la tentazione di una sola contemplazione dell'evento. Infatti nella seconda lettura san Paolo a Timoteo scrive: "Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità [...]". Che cos'è dunque questa "vocazione santa" che ci viene data non già in base alle nostre opere ma secondo il suo progetto e la sua grazia, se non il fatto che siamo chiamati ad essere partecipi proprio della Risurrezione e dunque anche della trasfigurazione che ne è solo un piccolo anticipo?

"O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio, nutri la nostra fede con la tua parola e purifica gli occhi del nostro spirito, perché possiamo godere la visione della tua gloria".
(Dalla liturgia della II domenica di quaresima).

domenica 10 febbraio 2008

Se tu sei...!

Mt 4,1-11

"In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano".


"Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola..." frase quanto mai conosciuta che ci riporta nel deserto insieme a Gesù al tentatore e allo Spirito! E già, siamo nel deserto ma la scena non comprende solo 2 personaggi ma 3! C'è anche lo Spirito, autore di tutta la scena che "conduce" Gesù nel deserto perché sia tentato. Tre tentazioni, la totalità delle prove per il Figlio di Dio, e la tentazione peggiore il suo essere Figlio che viene messo in dubbio: "se tu sei Figlio di Dio...". Ad ogni tentazione Gesù risponde con la Parola, con la Sacra Scrittura... e noi? Siamo in grado di rispondere alle nostre tentazioni con la Parola?

"O Dio, che conosci la fragilità della natura umana ferita dal peccato, concedi al tuo popolo di intraprendere con la forza della tua Parola il cammino quaresimale, per vincere le seduzioni del maligno e giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito".
(Dalla liturgia della I domenica di quaresima A).


Dopo una breve pausa eccomi tornato a pubblicare su questo blog... ringrazio quanti in questo periodo si sono interessati e mi hanno richiesto di riprendere questa piccola iniziativa...
... auguro a tutti voi un santo cammino di quaresima... ricordandoci che la quaresima non termina il venerdì santo con la morte... ma la domenica di pasqua con la resurrezione... allora la nostra meta è quella... essere risorti... buona quaresima nella gioia!